da Denis Strickner | Mag 6, 2013 | Film, Libri
Chi è Pasolini? Un artista. Un poeta, un romanziere… Un drammaturgo, un cineasta, un giornalista, un linguista. Un intellettuale… Forse era un po’ tutto, forse nulla di tutto ciò. Certo è che anche lui per un tratto della sua vita non ha resistito al fascino del viaggio, della scoperta ed è stato viaggiatore. Nel 1959 percorre infatti la bellezza di 7000 Km a bordo della sua automobile, raccontando l’Italia attraverso immagini e testimonianze di un Paese in bilico tra tradizione e cambiamento. Nel progetto, partorito per la rivista dell’epoca Successo, oltre agli scatti di De Paolo, scopriamo video-interviste un po’ provocatorie, crude, vere; e sullo sfondo del documentario anche tanto tanto materiale scritto. Rapito dai paesaggi e dalle persone che vivono questa magnifica terra che è l’Italia. Sempre molto diretto, Pasolini dice sempre quel che pensa, malizioso ma magnificamente avvincente, coinvolgente… Ogni suo scritto è un attimo, un brivido che rapisce, ieri come oggi… La sua visione di un’Ischia cruda, di Napoli e delle sue insidie… La malinconia del delta del Po, Rimini e il bagnino alla conquista della bionda straniera, la Calabria e i banditi, Catania solare, gioiosa, da vivere… Forse l’Italia di 50 anni fa non era poi così diversa da quella odierna. Sogni nascosti, sogni infranti, sogni… Speranze. Ignoranza, apparenza, nobiltà. Raccontare l’Italia attraverso la penna più geniale e trasgressiva dell’epoca. Volti e Paesaggi che si intersecano dal finestrino di una fiammante Fiat 1100 del ’59. Un viaggio. Altro non è che un viaggio. In tutta la sua natura. Il fascino dello scoprire posti e persone che ancora non esistono, ma rimarranno per sempre. L’Italia…. “satura degli...
da Denis Strickner | Apr 27, 2013 | Film
Cercando di documentarci tra un mare di siti, enciclopedie, servizi Tv del passato, fogli di appunti, libri e quant’altro io ed Emiliano ci siamo imbattuti in questo splendido film – del 1971 – con 2 degli attori più in voga di quegli anni: Alberto Sordi e Claudia Cardinale (vincitrice nel 1972 per questa interpretazione del premio David di Donatello quale miglior attrice protagonista) Non siamo qui per fare critica cinematografica, ma per analizzare una commedia che altro non è che una visione un po’ romantica ed un po’ triste dei nostri compaesani emigrati in Australia tanto tempo fa. Il 1971 australiano di L. Zampa (regista) potrebbe passare benissimo come “contemporaneo” per tanti sogni e stereotipi che dal passato sembrano raggiungere anche i nostri tempi. I paesaggi quasi irreali del film si sposano con quelli che tutt’oggi sono le aspettative dei nostri giovani emigranti avventurieri; poi la nostalgia per la patria lontana; gli accenti tipicamente italiani nel parlare inglese (“Yes, That’s all right…” tormentone di Sordi con accento tipico romano), la curiosità spesso ignota per quel che sono i costumi e gli usi locali (aborigeni in mezzo alle foreste, sarà vero? partite di footy (sport nazionale australiano) seguite alla radio da poliziotti e medici di guardia… chissà se sarà veramente così). Poi gli italiani che sembrano sempre voler insediarsi tra “compaesani”. Veglioni danzanti con bandiere tricolori e poster del papa, trecento uomini alla corte di tre compaesane, possibilmente illibate naturalmente. E panini al salame, formaggio e fiaschi di vino dentro la classe turistica (con riduzione IMMIGRANTE) del viaggio in aereo. E dialetti bergamaschi, veneti, napoletani, siciliani e romani che si...