C’è qualcosa di magico, ce ne siamo accorti subito. Sarà quell’aria bollente tutt’intorno, quell’afa… e quelle nuvole di polvere che si respirano… ma questo posto è molto diverso da tutti gli altri che abbiamo visto fino ad ora; qui a Darwin insieme alla polvere e alla terra rossa, si respira aria d’Australia, l’Australia quella vera!
Il nostro pianeta rosso comincia da Darwin
Nemmeno il tempo di arrivare con il nostro volo Qantas che abbiamo un problema? Come far entrare 124 valige in un Toyota Pardo? Auto gentilmente offerta da NT Australia tramite il rent-a-car Thryfly. Inutile dire che senza di loro non ci saremmo mai potuti permettere nulla di questo! A loro va il nostro grazie più seducente e più sincero.
Arriviamo in hotel in un attimo, Darwin all’apperenza – e anche nella realtà – è una piccola cittadina composta da strade parallele, 2 delle quali sono le arterie prinicipali della vita in town. Ci sono un sacco di Pub e ostelli, tutti nella stessa strada: Mitchell Street. Ci ricorda un po’ il centro di Perth, con l’unica differenza che qui è pieno di SUV (domani apiremo il perchè) e soprattutto c’è una specie di attrazione turistica dove si può fare il bagno ingabbiati con i coccodrilli… Dobbiamo trattenere Emiliano con le forze per non farlo tuffare dentro con una GoPro innestata sulla fronte!
L’ostello a noi riservato è il Melaleuca on Mitchell Backpaker Hostel e chissà quanti backpackers hanno visto e vissuto e respirato anche solo per qualche ora quest’atmosfera mista tra viaggio, avventura ed euforia… Chissà quanti sogni, quanti turisti, quanti viaggiatori, quanti Chatwin moderni o aspiranti tali, quanti zaini pieni di sogni per chi parte, e polvere per chi arriva…
Ad attenderci c’è una receptionist a noi dedicata che ci offre subito un drink per farci capire che non siamo clienti nella norma anzi, siamo classificati come VIP.
Andiamo in terrazza per il “meeting” e per prendere confidenza con il luogo ma…. Nemmeno il tempo di arrivare che Denis è già fluttuante in piscina, ride come un bambino, mentre Francesca con in mano il suo drink dispensa sorrisi che arrivano fino all’Italia #happines #wanderlust #facaldo #felicità ecco quello che siamo oggi, a “due passi” da quella roccia magica che ci attende.
Nemmeno il tempo di godercela che gia ci dobbiamo mettere in marcia. Ma non c’è tempo per fare tutto, così in serata ci dividiamo; Denis si fionda nella Jeep alla ricerca del tramonto-timelapse perfetto che troverà a Mindil Beach accanto a Cullen Bay, mentre il resto della squadra alla ricerca del nostro Marco Sperti, unica intervista in programma qui a Darwin.
Marco ha la tipica faccia da bravo ragazzo italiano. Sorriso vero. Ci racconta del suo lavoro, ci mangiamo una bella pizza (buona per essere dall’altra parte del mondo e soprattutto considerando la nostra fame feroce, ma sicuramente non hai livelli a cui ci ha abituato Pizzeria Via Napoli…) e ci presenta la sua bella famiglia. Rosetta la figlia, è un incanto. Il connubio perfetto tra felicità e soddisfazione, quando Marco parla delle sue origini pugliesi si blocca, si commuove… Ma in Australia ha trovato quello che in Italia non poteva nemmeno provare a trovare.
Poco dopo il tramonto siamo sfiniti. Sarà il volo, il fuso orario, la riconsegna malinconica di Clacson e le conseguenti corse all’aeroporto, sarà che non dormiamo in un letto vero da da 10 giorni o che siamo in vaiggio già da un mese, anzi qualcuno già da 2 mesi… Ma alle 21 siamo tutti in camera, e buona notte.
Nelle nostre menti, nei nostri sogni quella pietra gigante laggiù, lontanta 2211 chilometri, ma allo stesso tempo così vicina, ai nostri sensi, al nostro cuore… Che mai e poi mai smetterà di battere e di emozionarsi di fronte al viaggio e alle storie che questa Australia ci saprà raccontare…
Non c’è niente come l’outback, e ce ne accorgeremo domani!!!