L’incontro con Mirko Grillini inizia già a Brisbane, anche se solo virtualmente.
Un nostro intervistato, Alex Favali, parlando di italiani in Australia ci suggerisce un suo caro amico, che ora vive a Melbourne e fa l’attore.
“Attore? Veramente? Dai scambiamoci il contatto che se riusciamo andiamo a conoscerlo!”
Alex chiama Mirko Grillini, gli racconta di noi e Italian Dreamtime e ci promettiamo un caffè in quel di Melbourne.
Dopo aver attraversato tutto il Northern Territory e South Australia arriviamo a Melbourne e naturalmente ci ricordiamo di Mirko, così decidiamo di chiamarlo e fissare un appuntamento.
L’incontro avviene a Federation Square durante un soleggiato pomeriggio, proprio ai piedi dell’edificio della SBS, principale radio italiana in Australia.
È domenica e la piazza è piena di gente, ci avviciniamo al bar di riferimento e vediamo un “bel ragazzone” abbracciato ad una donna che osserva lo spettacolo in corso.
Sarà lui? Sì dai, ha proprio la faccia da attore, andiamo… un po’ incerti ci avviciniamo e azzardiamo un
“Buongiorno, sei tu Mirko vero?”
Un sorriso rilassa l’imbarazzo, è proprio lui, e la donna che lo accompagna è Amanda, sua moglie, che presto scopriremo rappresentare una parte significativa nella sua vita.
Ci prendiamo qualcosa di fresco da bere, ed iniziamo a spiegare brevemente chi siamo, lasciamo poi a lui la parola, chiedendogli di raccontarci il suo arrivo in Australia.
Da questo momento, inizia un racconto di quasi due ore dove tutti noi restiamo ad ascoltare sbalorditi, incuriositi, divertiti e sempre più interessati.
Una vita straordinaria, nel vero senso della parola, fuori dal comune, ricca di momenti veramente difficili ma altrettanti di pura gioia e grande soddisfazione.
Mirko ha avuto una gioventù un po’ turbolenta. Queste difficoltà erano talvolta accentuate dal suo carattere molto testardo e forte di un ragazzo che non voleva mollare ma che spesso non riusciva a trovare la giusta strada da seguire. Ed ecco che, allora, la strada si è fatta trovare, ed il nome della stessa è Australia.
Grazie ad una ragazza australiana, di cui si innamora subito, Mirko trova il coraggio di lasciare tutto e voltare definitivamente pagina, così parte ed arriva a Brisbane a 22 anni.
Mentre ci racconta la sua vita, Mirko è sereno. Nonostante condivida con noi momenti forti, li riesce a raccontare con la ferma consapevolezza che se lui ora è felice ed ha un equilibrio, è proprio per tutto quello che la vita gli ha riservato. Noi, ogni tanto, ci guardiamo stupiti pensando a quanto questa cosa sia bella, non è facile arrivare a tanta contezza.
I momenti seri si alternano a tante fragorose risate, ad esempio quando Mirko ci racconta che un’estate, per non lavorare con la madre, finge di avere mal di milza tanto da farsi operare per appendicite e stare così a riposo forzato. Altri momenti sono molto, ma molto romantici, come quando ci racconta del matrimonio in spiaggia con Amanda, la terza moglie, quelle decisiva!
Mirko non ha mi avuto paura di mettersi alla prova, il tutto sempre reinventandosi.
Appena arrivato in Australia ha iniziato a lavorare facendo pasta fresca tutto il giorno, per tutta la settimana. Quando ci dice che è arrivato a preparare fino a 70 kg di tortellini a settimana ne restiamo sbalorditi, e naturalmente non possiamo che chiedergli scherzando una cena a base di tortellini homemade! Ci racconta che questa abilità gliel’aveva insegnata sua nonna Pia quando da piccolo andava a trovarla.
Il successo arriva presto e Mirko decide di aprire un ristorante di cucina italiana “Da nonna Pia”, dedicato a quella donna così importante nella sua vita che, grazie ai suoi insegnamenti, è riuscita ad aiutarlo a km e km di distanza. La voce si spande, e presto il ristorante attira l’attenzione dei media australiani. Potremmo definire Mirko come il precursore dell’attuale Master Chef, viene, infatti, invitato a registrare delle puntate di scuola di cucina sulla rete nazionale australiana. Per meglio affrontare questa nuova esperienza televisiva Mirko decide di andare a scuola di recitazione. Ecco la svolta. A teatro scopre una passione inaspettata per il cinema, passione che lieviterà con la conoscenza di Amanda, interior designer, anche lei affascinata dal mondo dello spettacolo.
Mentre parlano, si scambiano degli sguardi d’intesa, a volte ci sono persone che davvero sembrano fatte per stare insieme.
Mirko inizia a recitare in diversi film, anche molto conosciuti come Narnia, fino ad arrivare a decidere di produrre un film, naturalmente con la collaborazione di Amanda! Insieme si completano, lui pensa al copione, lei alle ambientazioni… The Bodhi Tree questo il titolo del film, una storia tragica realmente accaduta… ma non sveliamo altro, vi avviseremo appena sarà nelle sale per non farvelo scappare!
Siamo così affascinati dai racconti di Mirko che fissiamo subito un appuntamento.
“La tua storia, Mirko, è così particolare e di successo professionale e personale che non possiamo non video intervistarti”
Detto, fatto!
Il primo incontro per riprendere Mirko durante la sua vita quotidiana è proprio in un studio di registrazione. Non siamo mai entrati in un posto così, visitiamo una sala audio, ed il ragazzo che ci accoglie è un fanatico di film di fantascienza, il suo studio è davvero surreale, una sorta di re-ambientazione del film Guerre Stellari.
Mirko doppia la voce di un attore mentre noi lo riprendiamo e fotografiamo, è divertente ed allo stesso tempo realizziamo quanto doppiare un film sia impegnativo.
L’incontro successivo con Mirko sarà davvero insolito e con un piccolo colpo di scena.
Ci incontriamo in un locale nel centro di Melbourne, Mirko si trova lì perché un duo australiano emergente, i Client Liaison, stanno registrando un video per il loro nuovo album e Mirko deve fare una scena. Il locale è un pub d’altri tempi, con luci molto basse, tutto un po’ in disordine ed è pieno di giovani comparse in attesa partano le riprese. Conosciamo i due cantanti, sono particolari, vestiti anni ’70, tranquilloni e accomodanti.
Chiacchierandoci ad un certo punto uno dei due si ferma, fissa il nostro Emiliano e gli chiede di fare una comparsa nel video esclamando
“You’re perfect”
la nostra reazione è una grande risata, resta il fatto che dopo 10 minuti Emiliano è in scena e la videocamera (questa volta non la sua) è in modalità “on”.
Il pomeriggio corre veloce, e a fine riprese ringraziamo i Client Liaison per l’accoglienza e naturalmente Mirko per aver condiviso con noi questa giornata.
Prossimo ed ultimo appuntamento… casa sua!
Dopo aver ripreso la vita lavorativa di Mirko ci incontriamo da lui per l’intervista vera e propria. La casetta si trova poco fuori Melbourne, in una zona veramente tranquilla, dove la città e frenesia sembrano essere lontani anni luce. Questo è un po’ il bello dell’Australia, le città sono grandi, con tutti i comfort e modernità, ma basta spostarsi di pochi chilometri per trovare tranquillità ed estese silenziose.
L’accoglienza di Mirko ed Amanda è impeccabile, ci fanno vedere le varie stanze, e poi la chicca, una parete bianca del salotto ricoperta con un foglio gigantesco dove sopra c’è scritto tutto, ma proprio tutto, quel che riguarda il film che Mirko sta producendo “The Bodhi Tree”. La lista degli attori da contattare, le location delle ambientazioni, la trama, le note… un vero e proprio brainstorming!
L’intervista ha inizio e Mirko parte con il suo racconto… la storia l’avevamo già ascoltata ma risentire il successo ottenuto nella sua vita e come lui l’ha vissuto è, ancora una volta, entusiasmante. A telecamere spente, dopo un’oretta di intervista, Mirko ci racconta di suo figlio che ora vive in Italia ma che presto andrà a trovarlo. Ci spiega come lui lo incoraggi a fare ciò che ama. Dice delle cose così profonde, cose che tutti i figli vorrebbero sentir dire dai propri genitori…non resistiamo e accendiamo nuovamente la telecamera chiedendogli di ripetere tutto per poterlo condividere anche noi.
“Come genitore ho detto a mio figlio di studiare per quello che vuole fare, che se la società spinge verso una direzione che non fa per lui, lui deve andare dove vuole lui. Deve seguire il suo sogno, è così che si scopre se stessi, si scoprono così tante strade che la vita diventa interessante, gli alti e bassi ci saranno, fanno parte della vita, ma il senso della stessa è dato da quello che vuoi veramente fare.
Senti quello che fai
Non aver paura. Spesso si dà più energia alle paure che ai sogni.
Mio figlio è musicista, ha finito gli studi e gli ho detto, vai via (in realtà lo vorrei qui naturalmente), ma gli ho detto di arricchirsi a livello personale e professionale, un giorno deciderà lui dove vuole fermarsi. Perché sei nato in un posto non significa che devi viverci per tutta la vita, si fa parte di un mondo e la distanza oggigiorno è irrisoria”
Questo è uno dei tanti insegnamenti che abbiamo assorbito da Mirko e non potevamo non condividerlo.