da Emiliano Bechi Gabrielli | Apr 6, 2015
“Così abbiamo deciso di prenderci una vacanza, e siamo partiti per l’Australia, ed è stato quando me ne sono innamorato…” Mirko è un ragazzo intraprendente e ambizioso, dà l’impressione di sapere di conoscere il segreto per la propria felicità e come raggiungerla. Agli inizi del 2001 lavorava per una azienda di videogames specializzato nel reparto estero. La situazione lavorativa ed economica in Italia, tuttavia, non lo soddisfaceva e il contatto con la realtà internazionale, soprattutto inglese, era molto stimolante… Così nel 2006 diventa project manager in una società di videogiochi a Brighton, Inghilterra e poi nel 2010 general manager del mercato europeo per la Riot Games in Irlanda. Nel frattempo conosce la sua futura moglie Jolene – guarda caso australiana – e nel 2013, il colpo di fulmine: l’Australia! Dopo una vacanza downunder decide che li sarà il suo futuro e appena tornato, il suo capo gli propone di aprire la sede della società a Sydney. Mirko si ritiene una persona fortunata, perché fa parte di quei pochi che hanno avuto la possibilità di arrivare nella terra dei canguri già con un lavoro, senza problematiche burocratiche e così oggi la sua giornata tipo è la sua giornata ideale: skateboard, pantaloncini e maglietta, cappellino in testa, chissà, forse per preservare le mille idee che gli frullano in mente. Gli orari lavorativi sono lunghi, la settimana ha la sua routine, ma gli concede quattro ore dopo lavoro da passare con suo figlio Billy. Basta guardarlo per capire che è sereno e felice. Ci racconta anche un aspetto particolare e forse poco conosciuto dell’Australia: il mercato immobiliare. C’è talmente tanta richiesta di...
da Emiliano Bechi Gabrielli | Mar 30, 2015
“Stavo per aprire un locale in Germania, poi un mio amico mi ha parlato dell’Australia…” Inizia così la storia australiana di Luigi Esposito, trasferitosi a Sydney con il Working Holiday Visa nel 2006 dove ha iniziato a lavorare come pizzaiolo. Luigi l’università non l’ha fatta nelle aule, ma per strada, a Montesanto, quartiere popolare di Napoli, dove la nonna gli ha insegnato l’arte della pizza fritta, portando avanti la lunga tradizione familiare di pizzaioli. Da sempre ha avuto un sogno nel cassetto: una pizzeria tutta sua. Accorgendosi però che in Italia non riuscirà a realizzarlo, porta il suo sogno in Australia dove, dopo tanta gavetta e sacrifici, apre “Via Napoli” a Sydney nel quartire di Lane Cove, una pizzeria – come dice lui – made in Naples. “Quello che ho sempre voluto è far sentire la gente come a casa mia” Tutto a “Via Napoli” è rigorosamente italiano e napoletano, dai camerieri e pizzaioli, ai piatti e all’ambiente dal “tocco magico”, in cui si mangia bene e ci si diverte. La parlata di Luigi è colorita e vivace, ma gli occhi gli diventano lucidi mentre osserva una fotografia in cui è ritratto da bambino insieme alla nonna, impastando pizze. Lei gli ha trasmesso la passione per quello che fa e questo Luigi non lo dimenticherà mai, perché è quella passione insieme a ciò che definisce “scugnizzeria”, che hanno portato “Via Napoli” ad essere oggi regolarmente recensito sulle più importanti riviste e ad essere citato come “Best pizza in Sydney” dalla rivista Timeout. “Diamo il massimo” sempre, perché “doesn’t matter quanto siamo busy, ogni giorno è come il primo giorno...