Siamo appena arrivati a Darwin, il tempo di una rinfrescata veloce, uno spuntino e siamo pronti per la prossima intervista.
Oggi conosciamo Marco Sperti, ma prima dobbiamo arrivare al punto di ritrovo stabilito. Ci invita a raggiungerlo in riva al mare e questa premessa già ci piace!
Darwin è proprio un altro mondo, nonostante anche a Brisbane facesse caldo, qui si sente davvero il clima tropicale. È molto umido, la sera è ormai calata ma le temperature non sembrano diminuire. Forse vicino al mare ci sarà un po’ di arietta… ci avviamo.
Per raggiungere il litorale, attraversiamo un grande parco, verdissimo, una strada a serpentina ci conduce sul lungo mare dove, fuori da un locale, incontriamo Marco. Ci accoglie con un bel sorriso, è un po’ timido ma da subito disponibile e cordiale. Prima di iniziare l’intervista ci sediamo nella verada di un locale, scambiamo due parole con il nostro intervistato, ci appassioniamo alla sua storia e nel contempo sorseggiamo un fresco vino bianco australiano.
Ad un certo punto ci raggiunge la moglie di Marco, con lei, Rosetta. Chi è Rosetta?
È un angioletto, una bimba dolcissima con due grandi occhioni vispi. È la figlia di Marco e si vede che il suo dna è per metà italiano, ci sorride e guarda un po’ incuriosita. Mentre sorseggiamo il vino, Rosetta osserva la nostra videocamera, ne è attratta e, ad un certo punto, allunga la mano quasi per toccarla ma, un po’ di imbarazzo, la blocca prima di farlo. Giochiamo con lei facendo le solite facce ridicole che fanno gli adulti per far ridere i bambini… e beh, sembra funzionare… non per molto però. Rosetta, vista l’ora, crolla nel sonno più profondo e per noi è il segnale che è ora di iniziare l’intervista.
Ci spostiamo dal locale, ci avviciniamo alla spiaggia, e scegliamo un tavolino illuminato. Le luci in lontananza vivacizzano lo sfondo e noi accendiamo la telecamera.
Chi è Marco Sperti?
Oggi è un “Site Manager” per un’azienda che produce pannelli prefabbricati in calcestruzzo.
La sua scelta di venire in Australia è nata, come per molti, da uno stato di insoddisfazione che lo accommpagnava giornalmente in Italia. Nonostante il trasferimento a Bologna dalla Puglia, Marco non era contento, un giorno gli arrivò una nuova proposta di lavoro, e, in quel preciso istante, capì cosa era meglio fare.
Ad un certo punto arrivi a quel bivio…e per me era prendere il lavoro in Italia o fare un tuffo nel vuoto
Eh già, la seconda opzione è stata proprio la sua scelta! Questo metaforico tuffo si è concretizzato in un biglietto aereo per Darwin. Non era la prima volta che partiva per l’Australia, Marco era già stato a Melbourne in vacanza, e si sà, l’Australia lascia sempre il segno.
Il nostro amico pugliese inizia a cercare lavoro portando di azienda in azienda il suo cv. Ci racconta che, ormai, a forza di presentarsi aveva imparato a memoria la sua presentazione in lingua inglese. Il problema arrivava quando gli facevano qualche domanda. Marco, però, non si è mai dato per vinto e ci racconta che dopo tre mesi di lavoro presso un’impresa di costruzioni come manovale il suo attuale capo, un indigeno australiano, gli propose di lavorare alla realizzazione di una palazzina. Lui accettò, sono passati 7 anni, e quest’azienda è la stessa per cui Marco lavora tutt’oggi.
Ormai è una seconda famiglia e la meritocrazia è premiata
Un aspetto che davvero ci colpisce molto di Marco è che, nonostante la sua gratitudine per l’Australia sia infinita, il suo cuore batte sempre per il Bel Paese, per la sua Puglia soprattutto.
Lo abbiamo notato in moltissime delle nostre interviste, per bene che ci si possa trovare in un Paese diverso dal proprio, quasi perfetto come l’Australia, il sentimento di appartenenza all’Italia non svanisce mai, anzi diventa più forte.
Non puoi trovare l’Italia in Australia, dell’Italia mi manca fare un giro in piazza, andare a prendere un buon caffè
…che Marco sia italianissimo lo si capisce anche da come parla, sono moltissimi i modi di dire che utilizza durante i suoi discorsi, è tipico degli italiani, ed ascoltarlo è bellissimo!
Marco ha ottenuto la cittadinanza australiana ma per tenere vive le sue radici, insieme ad altri connazionali, ha creato una comunità italiana. Il suo intento è quello di far rinascere l’atmosfera italiana tra i giovani che stanno perdendo un po’ il contatto con il loro Paese d’origine ed anche far conoscere agli australiani chi sono gli italiani, al di là dei soliti stereotipi.
Un giorno faremo ballare la pizzica pure ai coccodrilli
Proprio così, grazie a questa comunità italiana tutta Darwin conosce la tradizione pugliese, la stessa moglie di Marco, originaria delle Seychelles, ha imparato a ballare la tarantella. Queste cose riescono a farle solo gli italiani, quel saper coinvolgere in maniera così spontanea tutti quanti è davvero un talento prezioso e unico.
Guarda la video intervista di Marco Sperti